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Linee programmatiche, Poerio: “Relazioni slegate e prive di una reale programmazione economica”

“Lunedì 12 giugno u.s. si è tenuto il Consiglio comunale,richiesto dalla minoranza, con all’ordine del giorno “D.Lgs. 18/08/00 n.267 art.42 co.3-Statuto di Autonomia art.33 co.2” riguardante la verifica dell’attuazione delle linee programmatiche. Per motivi strettamente personali non ho potuto partecipare ma ho avuto il piacere di leggere sugli organi di stampa le varie relazioni che diversi rappresentanti della maggioranza si sono preoccupati di pubblicare. Tale verifica, come si sa, deve contenere lo stato di attuazione degli indirizzi, degli obiettivi e delle opere pubbliche che si sono o s’intendono finanziare nel corso del mandato. Cominciamo a dire che non c’è stata una lettura unica del loro stato di attuazione ma ogni assessore o delegato ha letto la sua bella relazione assolutamente slegata da qualunque visione d’insieme. Perciò è emersa palesemente la poca comprensione che essi hanno in merito a termini come: programmazione, previsione, piano generale di sviluppo e di conseguenza pianificazione all’interno del sistema di bilancio di un ente locale. Si evince  la mancanza di un processo di programmazione, nel rispetto delle compatibilità economico-finanziario dell’ Ente, in grado di esplicitare con chiarezza il collegamento tra i contenuti della ipotetica programmazione, le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili e le fasi di indirizzo, gestione e controllo dell’azione amministrativa. Non vi è alcuna  linea di sviluppo della comunità. E’ tutto un ripetersi di buoni propositi già letti negli anni precedenti in completa dissonanza tra loro e non coerenti con l’attuazione di quello che dovrebbe essere un documento improntato alla crescita, all’efficienza e all’economicità.

Tutto ciò trova evidente riscontro già nella lettura del Piano delle Opere Pubbliche. Un semplice elenco di opere realizzate o da realizzare, senza alcun coordinamento, inteso come sviluppo uniforme, omogeneo, complessivo, né riferimenti a risorse finanziarie.   

Nell’ambito strategico del territorio e tutela dell’ambiente a oggi nulla è cambiato.  In più anche per quest’anno non esiste alcuna rivisitazione del servizio svolto da Irpinia Ambiente, nonostante le varie dichiarazioni pubbliche susseguitesi rispetto alle isole ecologiche, al sistema di raccolta, ecc. Appaiono altrettanto insufficienti e ricche ( si fa per dire !!) solo di enunciati le politiche giovanili,la cultura, l’istruzione, il sociale. Le Politiche giovanili  si esplicitano esclusivamente  attraverso il servizio civile, la Cultura  attraverso presentazioni di libri, il Sociale attraverso un’elencazione del funzionamento dell’ufficio di piano così come previsto dalla L. 328/00.   

Dove si deducono l’attenzione e la voglia di rendere i nostri giovani realmente protagonisti  e partecipi della vita di questa comunità? A partire dagli spazi che non esistono ovvero esistono solo ipoteticamente in questa città  dove facilmente si fanno inaugurazioni  per poi abbandonare, dimenticare   quella struttura, quel luogo.

I soldi pubblici si usano ma non in maniera produttiva  per la cittadinanza giovane o meno giovane. Eppure nelle varie esplicitazioni documentali a Mercogliano, come ho già scritto, esiste (nel degrado più assoluto) una casa di accoglienza del pellegrino, una mediateca, l’orto di Virgilio, un ipotetico centro sociale dietro l’ex Centro Orbita, etc. Quale indirizzo culturale diamo ai nostri giovani, quali luoghi d’incontro?

Quali reali possibilità di confrontarsi con un mondo che sta scoppiando e dove i confini non possono più rappresentare muri dietro i quali nascondersi? Vogliamo continuare a far finta che tutto vada bene e che i problemi non esistono a cominciare dalla cosiddetta emergenza umanitaria che ormai non lo è più da tempo? Quando si capirà che impegnarsi seriamente per il sociale non può essere solo uno slogan ma attenzione e cura per la crescita sana di giovani, famiglie in difficoltà e non, per disabili, anziani e perché no per i migranti? Investire nel sociale significa costruire gerarchie di intervento in grado di tenere insieme: centralità della persona, bene comune, costo ed efficacia del servizio. E’ efficace quel servizio che si dimostra capace di contenere o risolvere il bisogno, quell’intervento capace di contrastare l’acuirsi ed il cronicizzarsi della situazione di disagio, con gli alti costi umani ed economici che ciò comporta.  

Mi auguro per quanto concerne il turismo che esso possa diventare realmente un volano di sviluppo per la città,in grado di sviluppare le potenzialità che pure esistono,  che le risorse finanziarie  siano adeguate e non spiccioli. Comunque dai documenti pubblicati  si sarebbe dovuto rendere comprensibile con chiarezza il quadro complessivo dei contenuti della programmazione da svolgersi nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, il coinvolgimento dei portatori di interesse, le risorse finanziarie, umane e strumentali, la formalizzazione di decisioni politiche e gestionali che sostanziano i programmi e i piani futuri dell’Ente. Ancora una volta solo segnali di fumo”.                                        

 

Il capogruppo “L’Altra Mercogliano”
Maddalena Poerio

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