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Elezioni Politiche 2018, ecco come si vota alla Camera e al Senato con il nuovo “Rosatellum”

Pubblicato in data: 13/2/2018 alle ore:19:28 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

Per le Elezioni Politiche 2018 si voterà domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23, con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, e secondo la ripartizione nei nuovi collegi elettorali. L’indicazione del capo della coalizione non è prevista mentre ogni partito deve dichiarare il capo politico della lista. Lo sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste mentre le coalizioni per ottenere seggi devono superare il 10%, con l’obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti.

Come stabilito dalla nuova legge elettorale “Rosatellum”, i candidati concorrono in un sistema misto: l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata con metodo maggioritario in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’attribuzione dei restanti seggi assegnati alle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto.

L’elettore dispone di una scheda per la Camera e una scheda per il Senato. Ogni scheda reca il nome del candidato nel Collegio Uninominale e il contrassegno (simbolo) di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate. I contrassegni delle liste riportano a fianco i cosiddetti “listini proporzionali” con i nominativi dei candidati nel Collegio Plurinominale. Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.

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