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Campo sportivo, nuovo stop: istanza di sequestro e sospensione dei lavori

Istanza di sequestro e sospensione dei lavori  per il campo sportivo di via Marconi. Le disposizioni arrivano dopo il deposito, da parte dell’Ufficio Fallimentare lo scorso 29 giugno, del ricorso per accertamento tecnico preventivo predisposto affinché il Tribunale di Avellino nomini un consulente tecnico d’ufficio per la quantificazione dei danni subiti dalla vecchia società appaltatrice dei lavori che si aggiudicò il I lotto dell’opera nel 2010. «Il sequestro ha lo scopo di cristallizzare il tutto per consentire al consulente di valutare lo stato dei luoghi – afferma l’avvocato incaricato dal Comune del sindaco Carullo, Pietro Musto -. Successivamente il Tribunale si esprimerà sull’ammissibilità o meno della proposta strumentale alla causa di merito». L’Amministrazione, da parte sua si dice «serena» in quanto «la ditta non ha mai fatto alcuna riserva sui documenti contabili dei lavori riguardo a richieste di maggiori oneri supportati o qualsivoglia danni subiti – prosegue Musto -. Per di più c’è un atto di sottomissione in una clausola di contratto aggiuntivo, in cui la ditta rinuncia a tutte le maggiori richieste ed, inoltre, il Comune ha già vinto l’altro contenzioso relativo alla rescissione contrattuale mai impugnato dal privato, a conferma della correttezza dell’Amministrazione. Tutto già evidenziato all’autorità giudiziaria».
Bloccato, dunque, nuovamente l’iter per il prosieguo degli interventi affidati, lo scorso mese di luglio, dopo la rescissione contrattuale con la «Avitabile Costruzione» alla «Sandullo Costruzioni srl» per il completamento della prima parte delle opere. L’istanza di sequestro dell’area dei lavori, notificata il 3 agosto nell’interesse del Fallimento Avitabile Costruzioni di Giovanni Avitabile & C. s.a.s.,  «è stata chiesta, nelle more del giudizio per accertamento tecnico preventivo, per preservare lo stato dei luoghi e l’espletamento delle operazioni dei periti nonché di ordinare al Comune di Mercogliano la sospensione dei lavori, nell’ipotesi in cui il giudice non dovesse ritenere di procedere inaudita altera parte», come si evince dalla delibera di giunta numero 141 dello scorso 7 agosto alla presenza del sindaco Carullo, del vice sindaco Izzo e degli assessori Gesualdo e Napolitano. Assenti, invece, Di Nardo e Sbrescia. Di qui la nomina del legale, avvocato Pietro Musto, da parte dell’ente guidato dal sindaco Carullo per affermare le proprie ragioni nel giudizio al Tribunale di Avellino che ha fissato la prima udienza al prossimo 28 agosto.
Un ennesimo stop alla realizzazione di un impianto sportivo che, per diversi motivi, da anni non trova pace.

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