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Truffa sui passaggi di proprietà dello auto, al via il processo

Truffa sui passaggi di proprietà dello auto, ha preso il via il processo con una settantina di raggirati tra Ariano, Avellino, Atripalda e Mercogliano. Si è aperto ieri mattina, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Benevento, nella persona della dottoressa Maria Di Carlo, la prima udienza dibattimentale sull’inchiesta scoppiata ad Ariano Irpino. Il processo è frutto di una maxi operazione denominata “Sogno o son desto” condotta da parte dei Carabinieri di Ariano e scattata nel 2015 in cui sono coinvolti cinque imputati tra titolari, soci e collaboratori di una concessionaria e di due agenzie di pratiche automobilistiche del Tricolle. Il Pm della Procura di Benevento, il Sostituto Procuratore, dottoressa Miriam Lapalorcia, li accusa di truffa e appropriazione indebita, a vario titolo, e ad alcuni di loro di aver fornito «in cambio di un compenso economico falsi certificati sostitutivi della carta di circolazione –  scrive il Pm – anche più volte per il medesimo veicolo, nel quale si attestava falsamente l’attesa del passaggio di proprietà dei veicoli».
Tra i truffati un 41enne di Atripalda, difeso dagli avvocati, Sabino Rotondi e Gerardo De Vinco, nel 2014 si rivolse al titolare di una delle due agenzie automobilistiche di Ariano Irpino per effettuare il passaggio di proprietà della propria Fiat 600 per intestarla alla moglie. Nella circostanza consegnò al titolare dell’agenzia l’originale della carta di circolazione e del certificato di proprietà dell’autoveicolo, con l’accordo di ripassare l’indomani e ottenere il passaggio di proprietà completo. Nei giorni successivi si ripresentò più volte presso l’agenzia per ritirare il passaggio di proprietà come pattuito ma trovò l’ufficio sempre chiuso e l’utenza telefonica spenta. Dopo mesi non ha riavuto restituito non solo il passaggio di proprietà ma nemmeno l’originale del documento di circolazione della Fiat 600. Così decise di rivolgersi ai Carabinieri di Ariano per sporgere denuncia-querela. Da quella e altre denunce gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri avviarono un’inchiesta che ha portato ieri mattina alla prima udienza in aula presso il Tribunale di Benevento, competente territorialmente. Dopo ieri si entra nel vivo del dibattimento: la prossima udienza è stata fissata per il 10 giugno in cui verranno ascoltati i testi del Pubblico Ministero, tra cui le persone offese che hanno sporto denuncia all’epoca dei fatti.

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