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Amministrative, la soddisfazione di Stefania Di Nardo “Una gioia il consenso ricevuto ma la vera sfida inizia ora”

“Ora inizia la vera sfida per noi. Abbiamo festeggiato ma ora non dobbiamo deludere chi ci ha dato fiducia”. Queste le prime parole di Stefania Di Nardo, la consigliera più votata alle elezioni amministrative dello scorso 26 maggio che ha visto l’elezione a sindaco dell’avvocato Vittorio D’Alessio. L’ex assessore al turismo e al verde pubblico ha avuto ben 715 consensi dal suo punto di vista inaspettata come spiega: “C’è grande soddisfazione soprattutto perché non mi aspettavo un risultato del genere. Una gioia perché la gente ha capito quale era stato lo spirito dei miei 5 anni di amministrazione. Mi sono rimessa in gioco e ho avuto il coraggio di rischiare perché non a tutti poteva passare il messaggio però ha funzionato”.  

La consigliera poi spiega tutto l’iter che ha preceduto la sua candidatura e quella della formazione della lista essendo diventata per molti pomo della discordia durante le riunioni con la compagine di campo aperto: “Ho fatto parte sin dall’inizio del gruppo costituente della lista, insieme all’avvocato D’Alessio, e ho vissuto tutte la fasi precedenti alla candidatura. Ho pensato fin da subito che non fossi io il pomo della discordia in quanto mancava un collante che unisse tutti i gruppi perchè tutti dicevano che ero elemento della vecchia amministrazione che non doveva far parte di questa squadra ma presi singolarmente questi gruppi non mi hanno confermato questa cosa”.

Per la neo consigliera le elezioni svolte segnano un passaggio fondamentale nella vita amministrativa di Mercogliano: “questa tornata ha segnato un passaggio fondamentale: è finita l’era Carullo e si è concluso un ciclo. Non ritengo che l’altra lista concorrente fosse un continuo di Carullo, era una squadra nuova formata da elementi di esperienza e da alcuni giovani. Come la nostra del resto era così. In una buona squadra ci deve essere chi ha esperienza che deve essere da supporto ai giovani facendoli crescere con il loro entusiasmo e le tante nuove idee”.  

Poi la Di Nardo affronta la questione sulla formazione del nuovo esecutivo e si dice pronta alla carica di vice sindaco qualora gli venga assegnata da D’Alessio: “il criterio di assegnazione del vice sindaco e degli assessori fa capo al sindaco e immagino che il sindaco in merito un idea già ce l’abbia. Io sarei sicuramente pronta a questo ruolo e mi onorerebbe rappresentare 715 persone. Io veramente non me l’aspettavo di passare 601 a 715 preferenze e pensavo di averne perse qualcuna per strada e invece oltre a confermare ho aumento i consensi verso di me. Di questo devo ringraziare chi ha creduto allora come adesso in me. Tanti non li conosco però conoscono la mia storia politica amministrativa, molti la mia famiglia. La cosa più bella era quella quando mi presentavo loro e mi dicevano ti votiamo solo perché sei la figlia di Giovanni e credo di aver onorato anche papà”.    

Partire dal basso, dalle piccole cose, questo l’obbiettivo da cui partirà la nuova amministrazione: “Fin da subito il nostro progetto è quello di badare alle piccole cose. Il nostro primo obbiettivo è quello di recuperare il rapporto con la gente che si era perso nel tempo. Si immaginava di proporre sempre grandi cose e grandi progetti ma si è perso di vista quella che era la quotidianità e la vivibilità dei singoli cittadini. Abbiamo pensato di fare un programma a misura di cittadino con le cose realizzabili a stretto giro. Il cittadino si deve sentire sicuro da un punto di vista della viabilità, del decoro, dei sevizi. E’ chiaro  che non manca la possibilità di pensare a grandi progetti ma essi verranno col tempo”

Poi apre al movimento 5 stelle che ha manifestato l’intenzione di praticare in consiglio comunale un opposizione propositiva:“Ci siamo resi conto anche con i 5 stelle di viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda. Abbiamo gli stessi obbiettivi minimi e su quelli possiamo lavorare insieme anche perchè siamo qui per il territorio e non per farci competizione. L’importante è raggiungere i risultati e non importa da chi viene l’indicazione.

L’ultimo pensiero lo rivolge ai giovani che si affacciano per la prima volta all’esperienza amministrativa e che in lei vedono un vero e proprio punto di riferimento vista la sua esperienza: “Quello che consiglio a loro è quello di capire come funziona la macchina amministrativa, non basta avere belle idee ma bisogna sapere anche come attuarle. Quello che dico è di starci accanto venendo quotidianamente in comune per verificare come funziona la macchina amministrativa”.

 

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