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Curva Sud Avellino e Original Fans in piazza per salvare lo sport irpino. FOTO

I tifosi biancoverdi si mobilitano e scendono in piazza a difesa dello sport irpino e per protestare contro la proprietà De Cesare (Foto a cura di Mario D’Argenio). Curva Sud e Original Fans questa mattina hanno manifestato per le strade di Avellino per chiedere chiarezza su calcio e basket. Le vicende economiche del gruppo De Cesare, proprietario dei due club, tengono in apprensione gli irpini. Il futuro delle due squadre è a rischio. L’Avellino Calcio, ad oggi, è una scatola vuota, un club iscritto in Lega Pro, ma senza alcun calciatore in rosa, manca anche il mister e c’è solo il direttore sportivo Di Somma. Va peggio per il basket. Dopo 19 anni di A1, la proprietà ha scelto la strada dell’auto-retrocessione in B, ma al momento non ha nemmeno uno sponsor. Il tifo organizzato di basket e calcio hanno deciso di far fronte comune. La manifestazione è stata caratterizzata da cori contro la dirigenza e striscioni, oltre a quelli classici da stadio. Il corteo è stato aperto da un lungo striscione, che recitava: “Passo dopo passo, qualsiasi sia il destino, onoriamo la maglia, difendiamo Avellino!”.

Questa mattina si sono radunati in piazza Libertà, prima di raggiungere Palazzo di Città per un confronto con il sindaco di Avellino, Gianluca Festa. La richiesta principale è che venga innanzitutto fatta chiarezza sul futuro delle due squadre, soprattutto per il basket con i tifosi che hanno chiesto a Festa di fare da intermediario con patron De Cesare affinché faccia chiarezza e tenga una conferenza stampa. Anche il primo cittadino, in linea con le richieste dei tifosi, auspica un chiarimento da parte della proprietà: «Ci deve spiegare cosa intende fare. Se De Cesare ha la possibilità di allestire le due squadra allora vada avanti, altrimenti è meglio che ceda a chi oggi sta presentando delle offerte – spiega il primo cittadino -. Da quello che si evince in questi giorni, però, nutro qualche dubbio sul fatto che ci siano le disponibilità economiche per allestire le due squadre, ma queste sono valutazioni che deve fare la proprietà. Il nostro unico interesse è che calcio e basket non muoiano».

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