Torna il sereno a Mercogliano tra il sindaco Vittorio D’Alessio e l’associazione “Comunità Accogliente” dopo il confronto che c’è stato questo pomeriggio nella sede dell’associazione di volontariato che si occupa di aiutare i migranti nell’integrazione nella cittadina alle falde del monte Partenio. Questo pomeriggio presenti oltre al sindaco Vittorio D’Alessio, il presidente dell’associazione Letizia Monaco, gli assessori Pasquale Ferraro e Elena Pagano, alcuni migranti e altri membri dell’associazione come Maddalena Poerio. Le polemica era scaturita da delle dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino dopo la rissa tra extra comunitari che c’era stata a Capocastello e a cui aveva risposto l’associazione tramite un post sulle pagine social di facebook. Il confronto di questo pomeriggio però a visto una stretta di mano tra le parti cogliendo l’occasione come un nuovo inizio di collaborazione tra l’amministrazione e “Comunità Accogliente” che da anni opera sul territorio mercoglianese. Letizia Monaco nel suo intervento ci ha tenuto a precisare che “a Mercogliano non c’è nessuna emergenza sul territorio di Mercogliano. Come litigano i ragazzi italiani tra di loro lo fanno anche i migranti. E’ un fenomeno normale che capita ed è sbagliato fare di tutta un erba un fascio. Insieme all’amministrazione comunale vogliamo collaborare, anche con i ragazzi che hanno un nome e un vissuto. Fino all’anno scorso erano presenti circa 200 ragazzi e non è accaduto niente che potesse mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini di Mercogliano. Anzi i ragazzi che frequentano la nostra associazione condannano questi fenomeni”. La risposta del sindaco è stata chiara e netta definendo che “la nostra amministrazione vuole sicuramente favorire la sana integrazione, non siamo però l’amministrazione che vuole apparire buonista ma vogliamo far si che Mercogliano diventi la perla dell’irpinia. io quella sera ho accompagnato i carabinieri nelle abitazioni di Capocastello e ho riscontrato delle condizioni igienico – sanitarie poco consone al civil vivere. Andrò a verificare tutte le abitazioni perchè una casa che può contenere 4 persone non possono essere ammassati 10 migranti. La mia non sarà una lotta al migrante ma le regole della civiltà vanno rispettate e a Capocastello non le ho riscontrate”. A parlare poi sono stati anche due giovani che frequentano l’associazione e che hanno portato all’attenzione del sindaco alcune problematiche.
