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“V-Day”, al via stamattina al Moscati la campagna vaccinale. Foto

Una giornata storica. In Campania oggi sono arrivate le prime 720 dosi, divise tra i sette ospedali più importanti della regione. Vaccinati prioritariamente gli operatori sanitari e non, che sono a diretto contatto con i pazienti Covid. «Una scelta di priorità per tutelare al meglio i nostri pazienti e le famiglie dei nostri operatori- spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera Renato Pizzuti – ma mai abbassare la guardia all’esterno. Oggi vacciniamo cento persone su 420mila in Irpinia, quindi tutte le precauzioni vanno prese sempre. Andiamo avanti con entusiasmo e attenzione e tra qualche mese inizieremo a toccare i risultati con mano. Bisogna scongiurare la terza ondata. L’ospedale è il terminale di una catena, dunque subiamo il contagio. Ma penso che nonostante le grandissime difficoltà, che il Moscati ha avuto come tutti gli ospedali d’Italia e del mondo, abbiamo fronteggiato una prima ondata con il focolaio di Ariano e una seconda ondata con i casi di positività quadruplicati rispetto alla prima. Ci siamo riusciti grazie al personale dell’ospedale che quotidianamente ha agito in maniera eccellente, con capacità e grande sensibilità. E non posso non ringraziare pubblicamente tutti i dipendenti che hanno sacrificato la loro vita privata, per assistere i nostri pazienti».
Modestino Matarazzo, 45enne infermiere dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione e referente infermieristico della terapia intensiva, e Mariangela Raimondo, 40enne dirigente medico dell’Unità Operativa di Medicina Interna specializzato in Reumatologia e assegnato al Covid Hospital, danno il via al V-Day dell’ospedale “Moscati”. A loro le prime due dosi di vaccino della Pfizer-BioNTech arrivate intorno alle 9.30 alla Città Ospedaliera e destinate agli operatori sanitari e non della struttura ospedaliera (fotoservizio a cura di Mario D’Argenio).
«Siamo arrivati finalmente al punto di svolta. Il vaccino ci permetterà di prevenire il Covid ed evitare rischi in futuro. Sarà un tragitto molto lungo, la campagna vaccinale per l’ospedale durerà due mesi, ma per la copertura di tutta la popolazione si impiegherà più tempo, almeno fino all’estate. E’ necessario che tutta la popolazione si vaccini, dando così il proprio contributo a tutelare la salute pubblica. Si formerà così, se tutti responsabilmente aderiamo alla campagna, un’immunità di gregge che proteggerà l’intera popolazione. Sia chiaro però, il percorso è lungo e dovremo continuare ad indossare le mascherine, lavarci le mani, rispettare il distanziamento fisico. Ma iniziamo a vedere la luce e magari tra qualche mese parleremo del Covid al passato» conclude Pizzuti.

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