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Caso Movieplex, il Tar di Salerno respinge il ricorso presentato da Banco Popolare: sospensiva del Comune legittima

Pubblicato in data: 9/5/2017 alle ore:09:57 • Categoria: Attualità, CronacaStampa Articolo

Caso Movieplex: il Tar di Salerno respinge il ricorso presentato dalla società «Banco Popolare Società Cooperativa» contro il Comune di Mercogliano e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno ed Avellino nei confronti di «Globalcinema srl», non costituita in giudizio. Legittimo, quindi, il provvedimento comunale di annullamento in autotutela del permesso a costruire n.17/2006 del 5 aprile 2006 riguardante parte dell’area occupata dalle strutture commerciali «Happy Casa» ed «Eurospin», rispetto al quale i privati avevano fatto di richiesta di sospensiva. La palla ora passa al Consiglio di Stato.
Nodo della questione la mancanza dell’autorizzazione paesaggistica ritenuta, nelle motivazioni di rigetto esposte dal Tribunale Amministrativo di Salerno, «condizione di efficacia invece che di validità del titolo edilizio» per cui «la sua mancanza non può non sorreggere un provvedimento di auto-annullamento, che appunto postula l’illegittimità dell’atto oggetto di ritiro». Da ciò consegue, ad avviso del Collegio, «l’illegittimità di un titolo edilizio rilasciato in mancanza di tale autorizzazione che, per legge, è ad esso legato da un rapporto di necessaria presupposizione». Questo, dunque, quando deciso in Camera di Consiglio presso la Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno alla presenza dei magistrati Francesco Riccio, Giovanni Sabbato ed Ezio Fedullo che ritengono «infondato» il ricorso R.G. 366/2016 presentato dagli avvocati Danilo Daniel e Marcello Fortunato respingendo punto su punto tutte le motivazioni della controparte e confermando la validità della determinazione dell’ente guidato dal sindaco Carullo difeso dall’avvocato Pietro Musto.
Una situazione che potrebbe portare ora alla paradossale ipotesi di dover ripristinare lo stato dei luoghi e, quindi, di dover abbattere per poi ricostruire lo stabile dato che non è possibile avere il nulla osta paesaggistico ex post. Ad agitare gli animi, infatti, è la preoccupazione rispetto al futuro dei circa 40 lavoratori attualmente occupati tra le due attività commerciali di via Nicola Santangelo che ora rischierebbero di dover abbassare le saracinesche.
Il Comune di Mercogliano, all’epoca, rilasciò alla società «Gipa» poi «Phoebo» il permesso a costruire per la realizzazione di un locale seminterrato ad uso commerciale e pochi mesi dopo,nel dicembre 2006, ne approvò la variante per la realizzazione di un piano intermedio all’interno del volume già autorizzato ed un piano completamente interrato con destinazione di deposito. Dieci giorni dopo, con atto di compravendita notarile, la «Gipa» vendeva alla Banca Italease S.p.A. con il consenso di Globalcinema che interveniva nel contratto quale parte assenziente e futura locataria del fabbricato in costruzione. A mettere in luce la controversa questione, nel 2013, fu la richiesta di ampliamento da parte di Globalcinema per un  piano sopraelevato. Nel corso della relativa istruttoria l’’Amministrazione aveva rilevato che tale fabbricato ricadeva parzialmente in un ambito soggetto a vincolo paesaggistico, in quanto ubicato per circa il 50%, entro la fascia di 150 metri dal Vallone Acqualeggia, piccolo corso d’acqua per gran parte dell’anno asciutto iscritto nell’elenco delle acque pubbliche. Alla presa d’atto della mancanza dell’autorizzazione paesaggistica conseguì non solo l’immediata sospensione della pratica ma l’avvio dell’iter di revoca in autotutela del permesso a costruire fino allo stato dei fatti odierni che adesso rischiano di innescare ulteriori contenziosi.
FdL

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2 Risposte »

  1. Complimenti al Capo dell’Ufficio Tecnico che come sempre ha svolto un lavoro ineccepibile.

  2. Come al solito in Italia si aspettano decine di anni prima di accorgersi delle magagne, E solo dopo che siano stati buttati al vento milioni di euro ed altrettanti incassati dalle amministrazioni locali fra TARI,TARSU,IMU,ICI,TARES e tanti altri balzelli, oltre che a mettere in mezzo alla strada decine e decine di famiglie.
    Viva la trasparenza. Viva la certezza del diritto. VIVA L’ITALIA.

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