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Polo Enologico di Avellino, cerimonia di inaugurazione. Il presidente Buonopane: “Traguardo storico per l’Irpinia”. Foto

Pubblicato in data: 8/6/2025 alle ore:11:24 • Categoria: AttualitàStampa Articolo

Cerimonia di inaugurazione del Polo Enologico di Avellino (viale Italia, 88). Parteciperanno, tra gli altri, il rettore dell’Università di Napoli Federico II di Napoli, Matteo Lorito; il direttore del Dipartimento di Agraria, Danilo Ercolini, docenti e personale non docente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche e del Corso di Laurea Triennale in Viticoltura ed Enologia, già da tempo attivati ad Avellino. Saranno presenti, inoltre, gli ex presidenti della Provincia di Avellino, Alberta De Simone, Cosimo Sibilia, Domenico Gambacorta e Domenico Biancardi; l’ex commissario straordinario della Provincia di Avellino, Raffaele Coppola.

Si tratta di un momento storico per l’intera Irpinia – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Si completa, finalmente, l’ambizioso progetto del Polo Enologico di Eccellenza. Un percorso cominciato anni addietro da chi mi ha preceduto e che nel corso del tempo è stato portato avanti dalle varie amministrazioni. Di qui, la decisione di coinvolgere i presidenti dell’Ente che hanno creduto in questo straordinario progetto. Ognuno di loro ha svolto un ruolo da protagonista. Questa è l’Università del nostro territorio, perché accompagna la vocazione vitivinicola dell’Irpinia”.

La Provincia di Avellino per la realizzazione del Polo Enologico ha investito 8.350.000 euro di risorse proprie. Un investimento che ha permesso di restaurare l’intero complesso immobiliare nella ex Regia Scuola Enologica, di costruire il centro di microvinificazione e la sala auditorium.

Il complesso immobiliare ospita uffici per docenti e dottorandi,uffici per il personale, laboratori di ricerca di Enologia e Analisi Strumentale dei Polifenoli, di Miglioramento Genetico, di Biotecnologie Microbiche, di Chimica degli Aromi, di Analisi Strumentale degli Aromi, di Analisi Sensoriale ed una Sala di Analisi Sensoriale.

Il programma della cerimonia, con il supporto degli istituti scolastici “De Sanctis” e “Manlio Rossi Doria” e del Conservatorio “Cimarosa, ha visto il taglio del nastro. A seguire, ci saranno la visita a tutti gli spazi del complesso immobiliare e un incontro con gli ospiti nella sala auditorium.

Il Polo Enologico sarà aperto a tutta la cittadinanza. Un’occasione per scoprire le opportunità offerte dal Corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche e dal Corso di Laurea Triennale in Viticoltura ed Enologia con professori, ricercatori e personale dell’Università di Napoli Federico II.

Per l’occasione verrà allestita la mostra “Allegrezza. Racconti diVini”, curata dai dipendenti della Provincia e dagli operatori bibliotecari e museali in servizio presso le strutture culturali dell’Ente. Preziose cinquecentine, raffinati reperti archeologici e riproduzioni di rare riviste ottocentesche raccontano non solo la produzione e il consumo del vino, ma anche il suo profondo significato sociale, culturale e politico avuto in particolare sul territorio irpino grazie alla Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Avellino.

L’esposizione si articola in tre percorsi narrativi paralleli, nei quali storia e archeologia si intrecciano dando vita a un unico racconto che restituisce storie di passioni, scoperte e dedizione.

Il primo è costituito da opere dello storico Fondo Capone della Biblioteca provinciale “S. e G. Capone”, un catalogo di straordinarie rarità bibliografiche collezionate dai componenti della famiglia montellese nel corso del XIX e in particolare da Scipione Capone. Il secondo è composto da fini ceramiche da mensa a vernice nera e a figure rosse provenienti dalla Collezione Zigarelli del Museo Irpino che raccontano il rituale del simposio, letteralmente “bevuta in comune”. Il terzo nucleo  ripercorre, attraverso le riproduzioni di giornali e riviste comprese tra la fine dell’800 e  gli inizi del ‘900 dell’Emeroteca Provinciale della Biblioteca “S. e G. Capone”, le fasi più importanti dell’istituzione della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Avellino e il ruolo avuto da personaggi di rilievo nazionale del tempo, come Francesco De Sanctis, fino alle numerose attività che nel corso dei secoli hanno reso la Scuola una protagonista indiscussa nel panorama culturale nazionale.

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