Ancora un intervento all’avanguardia alla casa di cura Montevergine di Mercogliano, dove è stato impiantato con successo il primo defibrillatore con stimolazione triventricolare. L’operazione è stata effettuata dal professor Francesco Solimene, su una paziente 67enne salernitana, affetta da una cardiopatia ipocinetica dilatativa. Per la prima volta in Italia è stato impiantato un nuovissimo dispositivo di alta tecnologia, che permette di stimolare il cuore attraverso l’utilizzo di tre elettrocateteri ventricolari. “La novità di questo impianto – afferma il prof. Francesco Solimene, responsabile dell’unità di Elettrofisiologia della Casa di Cura Montevergine di Mercogliano – consiste proprio nella presenza dei tre cateteri che, rispetto ai defibrillatori biventricolari presenti oggi sul mercato, intervengono risincronizzando una superficie cardiaca più vasta”.
PARADYM SonR Tri-V 8970: questo è il nome delll’innovativo defibrillatore. “La disponibilità, presso la Casa di Cura Montevergine, dei dispositivi più moderni per il trattamento dello scompenso cardiaco, – afferma il prof. Francesco Solimene –  conferma il ruolo del nostro centro quale struttura sanitaria di alta specializzazione e punto di riferimento regionale per la cardiologia e l’aritmologia e di training a livello italiano ed europeo. Presso il polo cardiologico di Mercogliano, vengono eseguite circa 1.200 procedure di elettrofisiologia e di elettrostimolazione all’anno. All’interno dell’attività ambulatoriale c’è un’attenzione quotidiana di queste patologie e l’utilizzo di strumenti all’avanguardia, ha fatto sì che un’utenza sempre più numerosa proveniente da tutta la Campania si rivolga quotidianamente al nostro centro, senza essere più costretta ai cosiddetti viaggi della speranza”. Lo scompenso cardiaco ha una mortalità, superiore, a quella dovuta alle patologie tumorali e rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale per chi ha più di 65 anni. In Italia, inoltre, sono circa un milione le persone che soffrono di questa malattia e si registrano 170.000 nuovi casi ogni anno. Il trattamento del cuore affaticato prevede una terapia medica, talvolta associata ad un impianto, per migliorare sia la sopravvivenza, sia la qualità della vita dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca. Il dispositivo PARADYM SonR Tri-V 8970 è dotato inoltre del comprovato sistema automatico SonR, attualmente unico nel suo genere, che stimola il cuore nella maniera più fisiologica possibile. Per migliorare l’efficacia della terapia, infatti, è importante garantire a ciascun paziente una programmazione periodica personalizzata, in grado di offrire costantemente l’aggiustamento dei parametri di risincronizzazione in base alle reali necessità del cuore, evitando così di dover ricorrere all’ospedale per il controllo del dispositivo. Questa tecnologia è unica al mondo ed è tutta italiana: è infatti  ideata e prodotta esclusivamente da Sorin Group, la multinazionale leader mondiale per la cura delle patologie cardiovascolari.