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Verso il voto, Iandolo: “No al qualunquismo degli altri schieramenti, occorre una svolta seria che ridia vita a Mercogliano”

Pubblicato in data: 14/5/2014 alle ore:07:37 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

iandolo 2«No al qualunquismo degli altri schieramenti, occorre una svolta seria che ridia vita a Mercogliano». Non usa mezzi termini il candidato a sindaco Angelo Iandolo a capo della compagine civica «Mercogliano Cambia».

Iandolo, come è nata la convergenza sul suo nome per la candidatura a sindaco?

«Dalla voglia di cambiamento e rinnovamento, tutti conoscono il mio legame con il territorio e la voglia di mettere la mia esperienza a disposizione del paese. Hanno riconosciuto in me il garante di un’operazione che apparentemente può sembrare complessa ma che è stata di facile realizzazione. Siamo stati aperti a contributi di forze politiche, associazioni ed espressioni della società civile costruendo insieme le linee programmatiche per riportare la città al ruolo negato da quattro anni di immobilismo amministrativo».

La sua è una lista civica, nata all’indomani della sfiducia a Carullo, che raccoglie esponenti della vecchia amministrazione, tra opposizione e maggioranza, insieme a volti nuovi. Come descrive la sua squadra?

«Siamo un gruppo che vanta l’età media più bassa ma che, allo stesso tempo, è formato che da persone di esperienza. Il connubio tra esperienza ed entusiasmo è il nostro maggiore punto di forza».

Quali sono i punti cardine del programma?

«Sarà un’azione d’urto per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e delle aree a rischio idrogeologico, per il rilancio turistico e delle attività produttive, il nuovo Puc, la riattivazione della funicolare, il completamento del campo sportivo, la sistemazione della pavimentazione di viale San Modestino e via Amatucci e servizio civico».

Da una parte c’è l’ex sindaco e dall’altra la compagine Poerio, come definisce i suoi avversari?

«Avversari di tutto rispetto. Tuttavia il primo ha fallito tutti gli impegni assunti: non è un sindaco a fine mandato ma un sindaco mandato a casa per assenza di partecipazione democratica e scarsa trasparenza con assessori relegati a partecipazione passiva. La seconda non è mercoglianese ed è alla guida di una lista fatta per la maggior parte di persone sganciate dal territorio, una lista strumentale alla voglia di visibilità che assale gli esponenti di Sel solo in occasione di appuntamenti elettorali».

Cosa risponde a chi definisce la sua squadra come l’altra faccia di una stessa medaglia rispetto alla lista Carullo?

«E’ na falsità, il carullismo non ci appartiene. Non promettiamo posti di lavoro, non trattiamo i mercoglianesi come un popolo di questuanti ma come un popolo a cui dare la possibilità di riscatto. Siamo pronti a confrontarci con l’ex sindaco in incontri diretti così che possa spiegarci il perché dell’immobilismo della sua amministrazione».

Come vede Mercogliano oggi?

«Una città amorfa e malata che ha bisogno di una cura d’urto per evitare il declino definitivo. Dopo sarà possibile un’azione di rilancio per ridare al paese la connotazione di capofila delle aree limitrofe».

Che ruolo hanno i partiti in questa tornata elettorale?

«Non vi è un coinvolgimento diretto dei partiti ma è inutile negare che il ricorso spasmodico al civismo spesso nasconde un qualunquismo di fondo che, come nel caso dei nostri antagonisti, non porta lontano. I partiti hanno fornito importanti elementi programmatici e persone disposte ad impegnarsi. Hanno però responsabilmente deciso di non sventolare bandierine ma di mettersi al fianco di un progetto civico che possa segnare la svolta».

Perché votare la sua lista?

«E’ l’unica opportunità di cambiamento. Esperienza, capacità, entusiasmo, onestà, trasparenza e partecipazione democratica sono degnamente rappresentate nella nostra compagine e rappresentano la base imprescindibile per l’azione di governo che saremo chiamati ad esplicare».

 

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