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Scontro Sibilia-Martusciello in Fi, nota del Coordinamento cittadino di Mercogliano: “qui il primo club irpino mentre il sindaco ottenne scarsi risultati da consigliere comunale”

Pubblicato in data: 7/1/2020 alle ore:19:16 • Categoria: Politica, Forza ItaliaStampa Articolo

Nonostante lo scarso rilievo delle esternazioni di alcuni esponenti politici desunte dalla stampa locale nei scorsi giorni non possiamo esimerci, viste le numerose sollecitazioni pervenute da parte degli iscritti e simpatizzanti del nostro movimento politico, dal compiere alcune considerazioni a riguardo.

Stupisce, e stupisce con vera, sentita, iperbolica stupefacenza, che un europarlamentare del  movimento politico Forza Italia non conosca affatto la storia e la geografia politica locale del suo partito di appartenenza. Pertanto ricordiamo all’on. Fulvio Martusciello che Forza Italia ha avuto il suo primo club irpino proprio a Mercogliano nel lontano 18.12.1993. Sede fondata anche grazie all’amichevole supporto dell’allora coordinatore regionale Antonio Martusciello. L’europarlamentare in questione non solo non conosce i club e i coordinamenti che riuniscono la base del partito in irpinia ma ignora altresì l’esistenza del coordinamento provinciale, atteso che la sua presenza sul territorio è inferiore rispetto a quella che si potrebbe percepire riguardo al più silenzioso dei fantasmi. Salvo però  materializzarsi, come è ovvio, nei periodi elettorali con telefonate a destra e manca a numeri ritratti dal qualche polverosa agendina  oppure evinti dai social media.

Riguardo al primo cittadino di Mercogliano, poi, ci preme fare chiarezza rispetto alle sue dichiarazioni. Non possiamo non ricordare che il nostro lasciò il movimento alla vigilia delle regionali del 2015 perchè, a sua detta, non era in grado di soddisfare i suoi bisogni. Per cui prima sostenne il consigliere regionale Alaia salvo poi essere folgorato sulla via di Montefalcione. Infatti, a seguito dell’incontro con l’imprenditore D’Agostino, decise di integrarsi in una lobby politico-clericale rinnegando in tal modo un decennio di militanza politica nel PDL e in Forza Italia, partiti per i quali aveva anche ricoperto, con scarsissimi risultati, la carica di consigliere comunale. Va detto inoltre che la circostanza che lo vede privo di tessere di partito ha una valenza puramente formale poiché nella sua ultima campagna elettorale è stato fortemente appoggiato dal PD e, in particolar modo, dall’on. Umberto Del Basso De Caro e dall’imprenditore, nonché suo socio, Angelo Antonio D’Agostino. E tuttavia il sindaco di Mercogliano sembra vivere ore travagliate in merito alla scelta rispetto a chi appoggiare alle regionali ossia se sostenere De Luca, che avrebbe promesso un ampliamento del campo sportivo di Mercogliano o un altro candidato, come indicato da De Basso De Caro, in una alleanza organica con i 5 Stelle.

E nonostante questi gravosi dilemmi tuttavia egli trova ancora il tempo di interessarsi delle dinamiche interne di un partito dal quale è fuoriuscito dal 2015, schierandosi in maniera quasi ossessiva nei confronti dell’attuale coordinamento provinciale.

Questo girovagare di parrocchia in parrocchia alla ricerca del migliore dei modi di soddisfare i bisogni lo porta inevitabilmente ad uno stato di confusione tale da non consentirgli di distinguere i punti cardinali e topologici della politica. Cosa dire di uno che si auspica di coalizzare le forze del centrodestra al fine di superare le divisioni e le fratture nell’ambito del centrosinistra? Possiamo solo auspicarci che ponga fine a questa confusione decidendosi di impegnarsi esclusivamente all’amministrazione della sua comunità al fine di ottenere il tanto sbandierato cambiamento che ha annunciato con grande enfasi nell’ambito della campagna elettorale per le Comunali del 2019.

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