Scuole e sicurezza sismica: l’opposizione incalza e chiede chiarimenti al Comune riguardo la verifica tecnica appena effettuata sui plessi di via Amatucci e via Acqua delle Noci. «Alla luce di quanto emerso dalla documentazione redatta dai tecnici incaricati dall’ente sembra che le scuole cittadine, e in particolare l’edificio di via Amatucci, non siano in perfette condizioni in termini di vulnerabilità sismica, anzi», a parlare è il capogruppo di «Per Mercogliano» Antonio Buonaiuto che insieme al capogruppo di «Mercogliano Cambia» Angelo Iandolo, sollecitati anche da diversi genitori dei piccoli studenti, aveva chiesto l’accesso agli atti e chiarimenti urgenti attraverso la nota datata 9 febbraio e indirizzata al sindaco Carullo e al responsabile dell’area tecnica Morisco. «Ad oggi nessuna risposta – prosegue -. Non intendiamo creare inutili allarmismi ma tacere dopo aver letto questi dati ci farebbe sentire responsabili nei confronti di queste famiglie, è nostro dovere quindi sollecitare l’Amministrazione affinché alla delibera di presa d’atto della perizia, la 26 dello scorso 10 febbraio, faccia seguire spiegazioni esplicite nonché chiarimenti rispetto alle eventuali azioni da intraprendere».
A destare maggiore preoccupazione è il plesso elementare di via Amatucci in quanto dalle verifiche effettuate risulta che «l’edificio in presenza di azioni sismiche non risulta verificato e presenta un periodo di ritorno minimo pari a 4 anni – si legge nella documentazione -. Per ottenere un significativo miglioramento del comportamento delle strutture è necessario effettuare consolidamenti su travi, pilastri e solai per un importo complessivo stimato pari a 2 milioni e 510mila euro». Per il plesso di via Acqua delle Noci il periodo di ritorno minimo è, invece, 56 anni mentre la spesa per l’adeguamento della struttura è di circa 110mila euro per interventi su murature e solai. «Dalla relazione, inoltre, emergono anche aspetti più tecnici come l’indicatore di rischio per la vita che, per la scuola elementare, è pari 0,091 – aggiunge Buonaiuto -. Siamo preoccupati dato che i Vigili del Fuoco considerano necessario intervenire quando il valore è inferiore a 0,25». «Noi non siamo certamente dei tecnici per cui prima di creare allarme abbiamo richiesto chiarimenti all’ente – interviene Iandolo – ma nessuno ci h ha risposto per cui se non facciamo qualcosa al riguardo diventeremmo loro complici. Quanto emerso non è per niente rassicurante visto che occorrono lavori per 2,5 milioni di euro per mettere in sicurezza la scuola. Attendiamo spiegazioni sia sulle perizie fatte che sulle azioni che intendono intraprendere». Nei mesi scorsi diverse rassicurazioni al riguardo giunsero dall’assessore ai Lavori Pubblici Modestino Gesualdo che «ha sempre affermato che questa struttura scolastica è adeguata, parole adesso smentite dai dati – concludono i consiglieri di minoranza-. Intanto, mentre attendiamo delucidazioni sui due plessi più vecchi, faremo richiesta per allargare le indagini anche agli edifici delle scuole di Torelli e della media Dorso».